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Domanda Pace Contributiva

Consulenza Fiscale
Pace Contributiva

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Che cos'è
La pace contributiva è una delle novità introdotte dal Decreto su reddito di cittadinanza e quota 100, per il quale è arrivato il primo via libera dal Senato.

I contribuenti che presenteranno domanda INPS potranno beneficiare della detrazione del 50% del costo per il riscatto dei contributi. L’onere da riscatto potrà essere versato in un’unica soluzione ovvero fino ad un massimo di 60 rate mensili di pari importo.

Tutte le istruzioni e le regole per l’accesso alla pace contributiva sono indicate nel modulo AP135, all’interno del quale è l’INPS a specificare che la misura si rivolge esclusivamente ai lavoratori iscritti all’AGO, privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione.

La domanda di pace contributiva con il modello AP135 dovrà essere presentata all’INPS, ai fini del riscatto agevolato dei contributi non versati, dall’assicurato, da parenti e affini e anche dal datore di lavoro per i dipendenti del settore privato.

Il modulo di domanda reso disponibile dall’INPS (che di seguito si allega in versione editabile e compilabile online) potrà essere presentato in una delle seguenti modalità all’Ufficio INPS competente per territorio:

• presentazione diretta allo sportello, con firma apposta in presenza del dipendente addetto o con allegata copia di un documento di identità in corso di validità;
• tramite fax;
• con raccomandata A/R con allegata copia di documento di identità in corso di validità;
• mediante invio con Posta elettronica certificata (PEC) del richiedente, all’indirizzo PEC dell’Ufficio INPS, unitamente alla copia digitalizzata di un documento di identità in corso di validità.

Come funziona il riscatto agevolato dei contributi

Il decreto legge n. 4/2019 (in corso di conversione) ha introdotto la cosiddetta pace contributiva, ovvero la possibilità per i contribuenti di usufruire del riscatto agevolato dei periodi contributivi scoperti.

La pace contributiva per riscattare i contributi sarà una misura sperimentale che consentirà ai lavoratori di riscattare in tutto o in parte i periodi non coperti da contribuzione presso nessun Ente. La novità prevista ai fini dell’accesso alla quota 100 partirà nel 2019 e sarà ammessa fino al 2021.

Come sopra anticipato sarà possibile pagare a rate, massimo 60 di importo non inferiore ai 30 euro, sulle quali non si applicheranno interessi.

L’importo dovrà invece essere versato in un’unica soluzione qualora i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari; qualora ciò avvenga nel corso della dilazione già concessa, la somma ancora dovuta sarà versata in unica soluzione.

L’importo dovuto, che sarà calcolato dall’INPS in base alle regole previste dal comma 5, articolo 2 del decreto legislativo n. 184 del 30 aprile 1997 potrà essere portato in detrazione fiscale del 50% e l’importo riconosciuto sarà rimborsato in cinque rate annuali di pari importo.

Modulistica Domanda Riscatto Ricongiunzione Periodi Contributivi

Modello AP135 - Domanda Riscatto Ricongiunzione Periodi Contributivi

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